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Ulcere arteriose: come riconoscerle e affrontarle in modo efficace

ulcere-arteriose

 

Le ulcere arteriose, anche note come ulcere ischemiche, rappresentano una delle manifestazioni più gravi della malattia arteriosa periferica. Si tratta di lesioni profonde e dolorose, spesso localizzate agli arti inferiori, che richiedono un inquadramento clinico preciso e un trattamento specialistico tempestivo. In questo articolo spiegheremo cosa sono, come riconoscerle e quali approcci terapeutici si sono dimostrati efficaci.


Che cosa sono le ulcere arteriose?

Le ulcere arteriose sono ferite croniche causate da una ridotta irrorazione sanguigna ai tessuti, dovuta all’ostruzione delle arterie. Quando il sangue non raggiunge adeguatamente un’area, in particolare nei punti più distali come il piede o le dita, la cute e i tessuti sottostanti vanno incontro a ischemia e necrosi.

Dove si localizzano e perché si formano?

Solitamente, queste lesioni compaiono su:

  • dita dei piedi

  • talloni

  • parte laterale o dorsale del piede

Le cause principali includono:

  • arteriopatia obliterante periferica (AOP)

  • diabete associato a malattia vascolare

  • ipertensione e ipercolesterolemia


Come riconoscere un’ulcera arteriosa

Individuare precocemente una ulcera ischemica è fondamentale per ridurre il rischio di complicanze, come infezioni profonde o, nei casi più gravi, amputazioni.

Sintomi principali

I segni caratteristici di un’ulcera arteriosa includono:

  • aspetto necrotico o con margini netti

  • dolore intenso, soprattutto a riposo o di notte

  • pelle fredda e pallida intorno alla lesione

  • assenza di sanguinamento evidente

  • assenza o riduzione del polso periferico nell’arto coinvolto

Queste ulcere si distinguono nettamente dalle ulcere venose, che tendono invece a localizzarsi nella parte interna della gamba, con bordi più irregolari e meno dolorose.


Diagnosi: perché è importante rivolgersi allo specialista

La valutazione da parte di un chirurgo vascolare è essenziale per determinare la gravità della lesione e impostare un percorso terapeutico mirato.

La diagnosi prevede:

  • esame clinico e palpazione dei polsi periferici

  • ecocolordoppler arterioso

  • eventualmente, angiografia TAC o RMN

Una diagnosi precoce permette non solo di trattare la lesione, ma anche di agire sulle cause alla base dell’insufficienza arteriosa.


Trattamento delle ulcere arteriose: le opzioni più efficaci

Il trattamento delle ulcere agli arti inferiori di origine arteriosa si basa su un approccio multidisciplinare. L’obiettivo è duplice: guarire la lesione e migliorare la perfusione sanguigna.

Terapie conservative

  • medicazioni avanzate per favorire la riepitelizzazione

  • controllo rigoroso dei fattori di rischio (glicemia, pressione, colesterolo)

  • sospensione del fumo

Rivascolarizzazione

In molti casi, il trattamento definitivo passa attraverso tecniche di rivascolarizzazione:

  • angioplastica con stent

  • bypass arterioso

Questi interventi, spesso mininvasivi, consentono di ristabilire il flusso sanguigno e favorire la guarigione dell’ulcera.


Ulcere arteriose: cosa fare e quando preoccuparsi

Un ritardo nella diagnosi o una gestione non specialistica può aggravare la situazione. È importante contattare subito un esperto se:

  • la ferita non migliora dopo alcuni giorni

  • il dolore diventa costante e insopportabile

  • compare febbre o segni di infezione

In presenza di ulcere ischemiche del piede, il tempo è un fattore cruciale: ogni giorno di attesa può peggiorare significativamente la prognosi.


Conclusione: la prevenzione parte dalla consapevolezza

Le ulcere arteriose non vanno mai sottovalutate. Riconoscerne i segni precoci, comprendere le cause e affidarsi a un chirurgo vascolare esperto permette di affrontarle con efficacia, riducendo i rischi a lungo termine.

Se hai notato cambiamenti nella pelle dei piedi, ferite che non guariscono o dolore persistente, non aspettare. Una valutazione tempestiva può fare la differenza tra guarigione e complicanza.